chiedo perdono dio padre
se dei nirvana non ho mai fatto
insegnamento di vita,
se negli anni 90 della mia infanzia
c'era il telefono a gettoni
e troppe poche letture suicide
chiedo scusa dio padre
se alla camicia a quadri
preferivo i sandaletti rosa
(quelli coi fiori di plastica)
chiedo pietà dio padre
se l'orlo della gonna copriva
sempre le ginocchia che mi toccavi
quando ti dormivo in braccio
in tv e nelle dita c'era solletico
chiedo venia dio padre
se ho scassato svariate pentole
e coperchi cucchiare di legno e acciaio
per sapere se il casino che facevo
era abbastanza grunge
forse però per questo
chiederò più scusa a mammà
Dio padre sa già tutto :P
RispondiEliminaSimone de Jenet
tu puoi rivolgerti a dio in molti modi, tanto lui non risponde (semi-cit.)
RispondiEliminati ringrazio per aver usato il termine
RispondiElimina"cucchiara"
eh no, non ti perdono, specialmente per la camicia a quadri :D
RispondiEliminaHai composto una dolce melodia......davvero tenera!
RispondiEliminaMooolto carina :-)
RispondiEliminai sandali coi fiori di plastica so grunge. Da ora.
RispondiEliminaIl perdono e l'assoluzione è solitamente seguita dalla domanda : "Quante ave marie*, don?".
RispondiEliminaMa la tua sembra una religiosità diversa.
*nota la resa plurale di Ave Maria.
Mammà ti perdona di default...
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