martedì 6 settembre 2011

boutade con dedica implicita

chiedo perdono dio padre
se dei nirvana non ho mai fatto
insegnamento di vita,
se negli anni 90 della mia infanzia
c'era il telefono a gettoni
e troppe poche letture suicide

chiedo scusa dio padre
se alla camicia a quadri
preferivo i sandaletti rosa
(quelli coi fiori di plastica)

chiedo pietà dio padre
se l'orlo della gonna copriva
sempre le ginocchia che mi toccavi
quando ti dormivo in braccio
in tv e nelle dita c'era solletico

chiedo venia dio padre
se ho scassato svariate pentole
e coperchi cucchiare di legno e acciaio
per sapere se il casino che facevo
era abbastanza grunge

forse però per questo
chiederò più scusa a mammà

9 commenti:

  1. Dio padre sa già tutto :P
    Simone de Jenet

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  2. tu puoi rivolgerti a dio in molti modi, tanto lui non risponde (semi-cit.)

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  3. ti ringrazio per aver usato il termine
    "cucchiara"

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  4. eh no, non ti perdono, specialmente per la camicia a quadri :D

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  5. Hai composto una dolce melodia......davvero tenera!

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  6. i sandali coi fiori di plastica so grunge. Da ora.

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  7. Il perdono e l'assoluzione è solitamente seguita dalla domanda : "Quante ave marie*, don?".
    Ma la tua sembra una religiosità diversa.

    *nota la resa plurale di Ave Maria.

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