lunedì 31 gennaio 2011

a few days ago

sei fatta di pezzi di altre e
di sogni fumosi
che sono briciole
nella tua volontà di volatile
firmala tu la sceneggiatura di me e te
mentre posi su una macchina che non è nostra.
ma anche questa è solo una rêverie
un acido confine tra quel che è vero
- le notti fredde -
e ciò che ti fa chiudere gli occhi
buonanotte stronzamore,
smettila di sognare in rosso
perché i tetti di parigi sono blu.


cancella questa paura
che per stringerti a me
ci voglia un altro affannoso secolo
di pianti e guerra stanca
voglio solo dormire cullandomi
sul tuo utero sulle tue cicatrici
non avrò più niente di sacro da bestemmiare
quando sarai casa per le mie dita affamate
ma all'idiota che si accende in me a guardarti
dico: non fidarti mai della poesia
che ti morde e ti sfregia nel sonno
e di giorno svanisce come un amante frettoloso.

6 commenti:

  1. Ho letto tutto il blog da cima a fondo.
    Mi è rimasta una strana sensazione, tra la malinconia e la pace.
    Che bella. :)

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  2. vabè, ormai lo sai cosa penso, le tue parole, per me, sono qualcosa a metà tra un bacio appassionato, un'occhiata allusiva e un cazzotto alla bocca dello stomaco (non immagino le sensazioni di chi ne è destinatario)
    come sempre, ammirazione

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  3. Ciao, mi piace leggerti, ti ho linkato!
    Un saluto.

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  4. non fidarti mai della poesia. 
    se me lo permetti, lo devo appuntare da qualche parte e ricordarlo.
    e ricordarlo.
    e ricordarlo.

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