sabato 11 giugno 2011

la tua dolores ha quarant’anni e fa il mestiere
il seno leggero di ventenne punta verso il basso
come quello di una madre
l’hai incontrata senza vederla un marzo pomeriggio
che lanciava bucce di pistacchio ai piccioni

in fondo non sapeva usare
le cose per quel che sono
col caffé dipingeva
con le orecchie santificava
e con la bocca guariva

te la ricordi adesso, la tua dolores
le guance gonfie di saliva
che sul balcone facevate a gara per sputare
e la notte d’estate dopo sogni di calura
in cui a tredic’anni si alzò piangendo
la macchia di sangue dal culo al materasso
attraverso lenzuola e cotone
e sfrattando il letto diceva
“ho fallito!"

anni dopo chieste spiegazioni
stretto il diaframma in un abbraccio rispose
“fallivo nel compito di essere femmina
senza dare fastidio a nessuno” 

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