mercoledì 16 marzo 2011

post dedicato alle cose belle nella vita /1 (perché non si dica che qua si indulge nel pessimismo e basta)

logicamente nell'arco di una vita succede anche che ogni tanto si assista a qualcosa che ti fa ripigliare un po' di fiducia nell'umanità.
nel dettaglio siamo in una domenica sera qualunque di pioggia scassacazzo e tempo mediamente tiepido e in accordo con l'umore interiore; andavo senza saperlo incontro a uno dei migliori concerti della mia vita con una generale maldisposizione addosso.
infilandomi in una metropolitana praticamente vuota prendo posto di fronte a due ragazzini seduti. poco più che bambini, senza il minimo accenno di pelo facciale e con la voce che da poco avrà smesso di chiamare la maestra. decido che hanno intorno ai quattordici anni entrambi, quello probabilmente più piccolo è occhialuto e si stringe le mani in dei guanti senza dita, quello più grandicello si tiene il piccolo addosso e ogni tanto gli sussurra qualcosa all'orecchio. sono vestiti con tute, giubbini, cappelli, qualcosa di vicino a dei piccoli clochard come se fuori ci fossero -10 gradi. mi sono sembrati molto tristi ma si coccolavano e ogni tanto si baciavano come per farsi forza a vicenda. ai loro piedi delle buste di plastica strapiene di chissà cosa.
la fantasia - che in metropolitana corre sempre particolarmente veloce - ha deciso di scrivere per loro la storia che soddisfaceva contemporaneamente il mio animo romantico e la scena che effettivamente vedevo; i due ragazzini sono diventati una coppia in fuga da casa, lontani da delle famiglie che non avrebbero approvato, verso una libertà metropolitana e malinconica da dividersi come un pezzo di pane vecchio di un giorno.
qualcuno mi ha detto che la libertà da sola, la carta bianca con cui scrivere la propria vita, è "straziante" perché non ti dà radici. che l'unico vero senso è combattere per una libertà guidata da una necessità - e chiamatemi pure fissata ma l'idea che anche a 14 anni qualcuno senta che questa necessità sia stare vicino a un'altra persona mi fa sentire un po' meglio.

post scritto con la gentile collaborazione di Fiona Apple

3 commenti:

  1. Pare che le cose che valgano veramente la pena siano sempre di meno.
    La maggior parte delle persone fuggono solo alla vista di ciò che ritengono insostenibile.
    Hai avuto non solo il dono di essere presente, ma anche la capacità di leggere uno di questi momenti.

    Raffaele

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  2. la fantasia che in metropolitana corre sempre particolarmente veloce. com'è vero. e come corre bene.

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  3. i 14 sono anni tiepidissimi.
    che immagine meravigliosa quella che le tue parole mi hanno rimandato agli occhi.

    mi piace sto posto

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