lunedì 21 marzo 2011

giornata mondiale della poesia

oggi si festeggia la primavera e la poesia (lo dice l'UNESCO - click!), io mi faccio i miei bei km in metropolitana ascoltando sempre le stesse canzoni intervallate da stralci di conversazioni in cui ragazzine cercano di convincere altre ragazzine che possibili obiettivi sensibili per attacchi terroristici sono università e ospedali, oltre alla metropolitana in cui ci troviamo of course (e i centri commerciali dove li mettiamo ragazze mie?), il sole si degna di farsi vedere e di scaldare qualche testa ultimamente un po' troppo gelida.

un buon momento insomma per chiedervi di raccontarmi i vostri momenti di poesia di oggi (e di ieri, l'altro ieri, non mi formalizzerò): tutto st'amore e sta guerra non li sentirò mica solo io?

in cambio io vi regalo questo - secondo me bellissimo - componimento di Giovanni Raboni

1.
io che ho sempre adorato le spoglie del futuro
e solo del futuro, di nient'altro
ho qualche volta nostalgia
ricordo adesso con spavento
quando alle mie carezze smetterai di bagnarti,
quando dal mio piacere
sarai divisa e forse per bellezza
d'essere tanto amata o per dolcezza
d'avermi amato
farai finta lo stesso di godere.

2.
le volte che è con furia
che nel tuo ventre cerco la mia gioia
è perché, amore, so che più di tanto
non avrà tempo il tempo
di scorrere equamente per noi due
e che solo in un sogno o dalla corsa
del tempo buttandomi giù prima
posso fare che un giorno tu non voglia
da un altro amore credere l'amore.

3.
un giorno o l'altro ti lascio, un giorno
dopo l'altro ti lascio, anima mia.
per gelosia di vecchio, per paura
di perderti - o perché
avrò smesso di vivere, soltanto.
però sto fermo, intanto,
come sta fermo un ramo,
su cui sta fermo un passero, m'incanto...

4.
non questa volta, non ancora.
quando ci scivoliamo dalle braccia
è solo per cercare un altro abbraccio,
quello del sonno, della calma - e c'è
come fosse per sempre
da pensare al riposo della spalla,
da aver riguardo per i tuoi capelli.

5.
meglio che tu non sappia
con che preghiere m'addormento, quali
parole borbottando
nel quarto muto della gola
per non farmi squartare un'altra volta
dall'avido sonno indovino.

6.
il cuore che non dorme
dice al cuore che dorme - abbi paura.
ma io non sono il mio cuore, non ascolto
nè do la sorte, so bene che mancarti,
non perderti, era l'ultima sventura.

7.
ti muovi nel sonno. non girarti,
non vedermi vicino e senza luce!
occhio per occhio, parola per parola
sto ripassando la parte della vita.

8.
penso se avrò il coraggio
di tacere, sorridere, guardarti
che mi guardi morire.

9.
solo questo domando: esserti sempre,
per quanto tu mi sei cara, leggero.

10.
ti giri nel sonno, in un sogno, a poca luce.

2 commenti:

  1. il mio momento di poesia è stato l'essere stato catapultato in uno strano posto dove bevendo del whiskey americano ho ascoltato una swing jazz band con un clarinettista che sembrava Benny Goodman.E poi andare via e vedere i sanpietrini a terra erano diventati umidi e riflettevano la luce arancione dei lampioni lungo la strada.

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